Alton Ellis

Nato nel 1938 a Kingston in Jamaica e cresciuto nel ghetto di Trenchtown, proprio dove Bob Marley qualche hanno dopo avrebbe iniziato a diffondere la sua musica,Alton Ellis intraprende la sua carriera verso la fine degli anni ’50 duettando con Eddie Parkins sotto la produzione di Clement Coxsone Dodd ed il suo “studio one”(dove in quegli anni lavorava Lee Perry).

Finita quest’esperienza, Alton forma un trio vocale chiamato The Flames ed incide la mitica “Dance Crasher” più un’altra manciata di singoli come “Cry Tough” e “The preacher” nei cui testi traspare una forte critica alla violenza dei Rude Boys nelle dancehall jamaicane e ai gruppi che esaltavano gli atteggiamenti dei giovani rudies (in una intervista apparsa in rete Alton ricorda come dopo l’uscita di queste canzoni subì tentativi di aggressione da parte di qualche giovane armato di coltello). Eccovi la versione originale della ben nota Dance Crasher:

Nel 1966 pubblica “Girl I’ve got a date” dal ritmo più rallentato, forse il primo vero pezzo dalle caratteristiche spiccatamente rocksteady; nella primavera dello stesso anno pubblica “Rocksteady” il pezzo che ha dato il nome al genere musicale in voga dalla stagione ’66 al ’68 prima dell’avvento del reggae.

E’ sicuramente con questo genere musicale che il timbro vocale caldo e profondo di Alton si esalta. Dopo alcune produzioni con la Tresure Isle di Duke Reid, Mr Rocksteady torna ad incidere per “Coxsone” Dodd, con il quale intraprende un tour in UK e pubblica “Alton Ellis sings rock and soul”, una raccolta di classici del rocksteady classificabile sicuramente tra i suoi migliori lavori mai usciti.

Nel 1971 si trasferisce in UK dove continua per tutto il decennio a incidere e produrre, diventando uno dei nomi di punta della scena lover’s rock. Da segnalare i revival delle sue canzoni del periodo rocksteady sulle cui basi si sono esercitati tutti i grandi toaster(cioè i primi djs) della Jamaica come U-Roy e Dillinger fino ad arrivare ai dj dei giorni nostri che usano spesso basi di quell’epoca riviste in chiave moderna.

Ultimamente si è spesso scagliato contro la violenza e la volgarità delle nuove liriche jamaicane dichiarando:

“I don’t like them copying the American style and going on about bling and guns and other foolishness. You understand how much the mentality swing in Jamaica? The whole thing swing. Because the aggression take over, and the violence take over. Pure sex business and violence. Gun and all them things. But I don’t know. Who am I to change it? It’s the youth who make the changes. And I accept the changes in reggae. It’s only that I want them to clean it up, do you understand? My message is very simple and universal, not very intellectual, but humane. Just love each other and live!”

Nel 2007 interrompe la sua attività dopo che gli viene diagnosticato un tumore. Lascia la moglie e oltre 20 figli.

~ di vjchris3 su 16 aprile 2010.

Una Risposta to “Alton Ellis”

  1. […] quale si distingue principalmente per il suo ritmo più lento, come ci fanno intuire le parole di Alton Ellis, il padre di questo […]

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