Le origini del jazz
Alla fine del XIX secolo a New Orleans e popolata da un gran numero di Afroamericani, i discendenti degli schiavi neri che anni prima avevano coltivato le piantagioni dei bianchi, ma che ora in Luisiana godono di maggiori libertà.
Questa migliore condizione sociale favorisce l’espressione e la diffusione delle reminiscenze della musica africana, dei richiami di lavoro, dei canti blues, e permette una buona integrazione culturale con gli immigrati inglesi, francesi e spagnoli.
Manifestazioni di questa fusione sono evidenti nei luoghi di maggiore contatto sociale, in spettacoli d’intrattenimento e cerimonie religiose, come i funerali al termine dei quali le “second line” delle bande, in cui poteva partecipare praticamente chiunque avesse uno strumento e si sentisse di suonarlo in pubblico, rallegravano l’epilogo cerimoniale con musiche considerevolmente più libere e vivaci che già manifestava molte delle caratteristiche che oggi riconduciamo alla musica jazz.
Le radici di questa musica affondano certamente nella cultura musicale africana come il blues ma sono ben evidenti dal ragtime pianistico, dalla vicinanza per certi aspetti alla musica europea per banda militare, ai canti delle cerimonie religiose protestanti, e perfino ad echi dell’opera lirica, anche le contaminazioni legate alla musica europea: se la combinazione armonica e melodica che si trova nel blues non ha riscontro nella musica occidentale, si ritrova nel jazz fino dalle origini.
Improvvisazione, ritmo swing spesso sincopato e il tono maliconico dato dall’uso delle blue note sono peculiarità del genere e contribuiscono a creare ed accentuare la forte espressività e la dinamicità del jazz.
E come potrei oggi vivere senza quelle meravigliose conquiste che i nostri fratelli neri ci hanno tramandato da oltre un secolo fa. Peccato che oggi tutto questo è appannaggio della minoranza della gente e in molti non distinguono neanche quale sia la differenza tra jazz, blues e rock. Ciao!
Sidistef said this on 31 marzo 2010 a 09:52 |
[…] and roll, rhythm and blues, country degli anni 1940 e 1950 e ha anche richiamato la musica folk, jazz e musica classica. Il suono del rock ruota spesso intorno alla chitarra elettrica, basso elettrico, […]
Rock « Music Family Tree said this on 9 aprile 2010 a 18:37 |
[…] e controversi della musica rock, alla quale hanno unito con successo elementi blues, psichedelia e jazz. Molti dei loro brani, come “Light My Fire”, “The End”, […]
The Doors « Music Family Tree said this on 15 aprile 2010 a 18:46 |
[…] sistematicamente in testa a tutti i “poll” di critici del mondo, persino di quelli del jazz. Non esiste la stessa unanimita` per cantanti o batteristi o tastieristi. La sua statura come […]
Jimi Hendrix « Music Family Tree said this on 15 aprile 2010 a 20:43 |
[…] invenzione è il lungo brano di improvvisazione di gruppo, l’equivalente rock della jam del jazz. A differenza del jazz, in cui la jam sublima l’angoscia del popolo afroamericano, la jam dei […]
The Greatful Dead « Music Family Tree said this on 16 aprile 2010 a 01:15 |
[…] elementi dalla musica popolare giamaicana (Mento,Calypso) e soprattutto dagli influssi R&B e jazz in voga negli Stati Uniti in […]
Reggae « Music Family Tree said this on 16 aprile 2010 a 13:27 |
[…] jazz gli assolo hanno una grande libertà che varia a seconda dello stile jazzistico; il Free Jazz ad […]
Improvvisazione « Music Family Tree said this on 16 aprile 2010 a 23:52 |
[…] ed hanno portato a riconoscere nella sua musica quella genuinità che solo un maestro della musica jazz riesce ad imprimere nelle sue […]
Sidney Bechet « Music Family Tree said this on 18 aprile 2010 a 14:35 |
[…] considerato uno degli iniziatori di quella musica improvvisata che più tardi prese il nome di jazz. Nato a New Orleans nel 1877, già giovanissimo viene riconosciuto un virtuoso di cornetta, che […]
Charles “Buddy” Bolden « Music Family Tree said this on 18 aprile 2010 a 14:37 |